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Città Principali & Località di Mare

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Giakarta

Giacarta (Jakarta), denominata in passato Batavia o Jayakarta , che in giavanese significa “vittoriosa e prospera”, è la capitale dell’Indonesia ed è situata sulla costa nord-occidentale dell’Isola di Giava (Java). E’ una città cosmopolita e ricca di contrasti, a conferma del motto nazionale “Unità nella diversità”: culture variegate e mix di etnie, tradizione e modernità, miseria e ricchezza in una città in travolgente sviluppo che si è trasformata in una metropoli. E’ la città più grande, inquinata, caotica e congestionata dell’Indonesia, ma non rinunciate a scoprirla: non vi deluderà e saprà regalarvi angoli davvero suggestivi ed emozioni indelebili.
Uno di questi scorci imperdibili è il Sunda Kelapa di prima mattina, il vecchio porto di Giacarta, fondato all’inizio del XVI sec, in cui veleggiano velieri favolosi, uno dei panorami più belli ed emozionanti di tutto il sud-est asiatico. Continuate la vostra passeggiata fino al caratteristico mercato del pesce, il Pasar Ikan alla foce del fiume Ciliwung: vi perderete nella folla tra urla e colori vivaci. Altro caratteristico mercato è quello dei volatili, il Pasar Burung: potrete acquistare uccelli tropicali accompagnati dai mille diversi loro canti. Altro quartiere da visitare è la città vecchia Batavia, con le sue case e vie settecentesche che ben rappresentano le influenze delle varie architetture dei popoli che l’hanno colonizzata in passato. Interessanti sono anche la Gereja Sion, la chiesa più antica di Giacarta, e la Chiesa Portoghese barocca, costruita alla fine del XVII sec per la popolazione di lingua portoghese di Batavia.
Continuate l’esplorazione della città con una visita al moderno Parlamento giavanese, il jalan Gatot Subroto, e al monumento Soekarni – Hatta, che commemora il Primo Presidente della nazione e il vice-Presidente che ne dichiararono l’indipendenza. Da segnalare anche il fantasioso Monas, il Monumento Nazionale in Piazza Merdeka, un obelisco di marmo alto 137 metri. Nel sud della città non perdete Condet, un’area protetta dove è preservato il vecchio stile di vita rurale di Jakarta.
Ci sono poi un certo numero di musei piuttosto interessanti, alcuni dei quali locati all’interno di edifici storici. Per esempio, il vecchio Municipio (1627) ospita il Museo storico di Jakarta, che illustra la storia indonesiana e del periodo coloniale Olandese, attraverso antiche mappe, antiquariato, porcellane… Il Museo Centrale, il Gedung Gajah o "Edificio dell’elefante”, offre reperti etnografici ed archeologici, preistorici e storici in generale, con collezioni Indonesiane e delle Dinastie Han, Tang e Ming; ha anche collezioni numismatiche, di monete, abiti, utensili, vari strumenti e rappresentazioni dell’arte dei diversi gruppi etnici indonesiani. Una intera sezione è dedicata alle religioni.
Il TIM (Taman Ismail Marzuki) Art Center è il punto focale delle attività culturali di Giakarta, il più grande nel suo genere di tutto il sud-est asiatico, con teatri, sale di esibizione, un planetario, un’accademia d’arte e molto altro; vi si tengono regolari esibizioni ed eventi di ogni genere, sia indonesiani che occidentali, da concerti di musica moderna o gamelan, a proiezioni di film, a letture di poesia. Da visitare anche lo zoo, situato nel sobborgo di Ragunan, a sud della città, dove avrete modo di vedere da vicino specie tipiche di questa parte del mondo: prime tra tutte, i grandi varani di Comodo e gli orangutan.
Altra attrazione turistica è il Taman Mini, il parco tematico Indonesia in Miniatura. Questo museo all’aria aperta riproduce la varietà di culture e forme architettoniche che si possono trovare nelle varie isole che fanno parte dell’Indonesia. Qui potrete visitare anche il Museo dell’Indonesia, che espone arte contemporanea, manufatti e costumi tradizionali provenienti dalle diverse province. Ancora, proprio qui vi è uno dei più bei parchi di orchidee indonesiane. Altro parco tematico è quello dei divertimenti Jaya Ancol Dreamland con piscine, acquari, laghi artificiali, locali e ristoranti, e l’annesso Dunia Fantasi (Fantasilandia), che vi guiderà in un viaggio fantastico ed immaginario attraverso i continenti e le loro caratteristiche architetture tipiche.
Gli eventi più importanti sono le commemorazioni della fondazione di Jakarta, il 22 giugno, e le celebrazioni per il giorno dell’indipendenza, il 17 agosto.
L’aeroporto internazionale di Giacarta Soekarno-Hatta è il nodo centrale dei voli nazionali ed il più trafficato di tutta l’Indonesia. La rete di traghetti è molto estesa e la città è molto ben collegata a Singapore e alle isole della Baia di Jakarta, veri e propri paradisi terrestri, con spiagge e fondali da sogno, lontane dal caos della città. Per spostarvi all’interno del paese, tenete presente che le strade non sono in buone condizioni e il codice stradale è quasi completamente ignorato dai Giavanesi, fattore che renderà difficoltoso spostarsi in auto. Privilegiate quindi i trasporti pubblici, sia autobus che treni: ve ne sono di tutti i tipi, da sovraffollati e lentissimi a relativamente efficienti. Valutate eventualmente di affittare un’auto con autista, oppure spostatevi in tax

Yogyakarta

Yogyakarta, o «Jogja» per gli amici, è una città dinamica e studentesca, dove è piacevole vivere, sotto i baniani che popolano le piazze, lungo Jalan Malioboro,  il viale centrale. Importante centro culturale, Yogyakarta offre anche l'opportunità di scoprire il teatro delle ombre delle marionette, il wayang kulit, che riunisce gli abitanti per notti intere, o di assistere a un balletto, il tutto al ritmo dei gamelan.

Prambanam

Prambanam, nota grazie al suo immenso santuario induista del IX secolo, meraviglia d'arte indo-giavanese inserita dall'Unesco nella lista del Patrimonio dell'umanità, ma anche purtroppo al terremoto del 2006 che l'ha seriamente danneggiato. Attualmente riaperto al pubblico, il sito è tuttora in restauro. Dopo tutto, il suo destino non è forse quello di essere continuamente «reinventato»? Scoperto per caso negli anni '30 dalla vanga di un contadino, il santuario non è ancora stato interamente esplorato dagli archeologi

Giava

Giava, principale isola dell''arcipelago indonesiano, battezzata "Isola di fuoco" dallo scrittore Alexandre Dumas, è sempre stata un simbolo di esotismo per gli occidentali. Anche se la leggendaria giungla che tanto affascinò i viaggiatori europei è praticamente scomparsa, le cime dei vulcani dagli inquietanti pennacchi di fumo rappresentano ancor oggi una destinazione pregna di fascino e di magia. Queste cime regnano su una terra popolata da 240 milioni di abitanti, che conferiscono a Giava il primato di isola più densamente abitata del pianeta. La capitale, Jakarta, è una vera e propria giungla urbana, che rivela tutto il suo fascino caratterizzato da affascinanti contrasti e una palpitante vita notturna a chi saprà superare lo shock iniziale della prima impressione.
Superato questo battesimo del fuoco, il viaggiatore è pronto ad affrontare l''esuberanza di un''isola dai paesaggi naturali più che rigogliosi. In questa terra fertilissima a causa dei numerosi vulcani, le specie vegetali sembrano infatti cresciute a dismisura. Per scoprire i segreti di quest'arcipelago ci si potrà anche lasciare trasportare dai racconti del tradizionale teatro delle ombre giavanesi, il Wayang Kulit, che al suono del gamelan, l'orchestrina di percussioni, narrano le grandi epopee indiane. Numerose sono, infatti, le influenze che hanno caratterizzato lo sviluppo degli ex regni indo-buddisti di Mataram, convertitisi pacificamente all''Islam prima delle lunghe parentesi portoghesi e olandesi. Per decifrare i tasselli dell''affascinante mosaico indonesiano si potrà poi andare alla scoperta di elementi contrastanti tra loro, dalla stûpa di Borobudur, vero e proprio libro di pietra a cielo aperto, agli spettacoli di giovani artisti della zona di Yogyakarta.

Bali

La piccola gemma dell'arcipelago indonesiano, soprannominata l'isola degli Dei è un'isola così compatta che in poche ore si può passare dalle spiagge di sabbia del sud allo spettacolare bordo di un vulcano attivo a 1.500 metri sul livello del mare. Tra i templi immersi in una natura grandiosa, l’incanto di Bali è assicurato a tutti.
Secondo una leggenda indù a Bali trovarono rifugio gli Dei in fuga da Giava. Ancora oggi questa palpabile convivenza con l'invisibile fa dell'isola una meta affascinante e misteriosa. Una meta per tutti. Per gli amanti del surf, ad esempio, Bali è senza dubbio il posto giusto: nella zona ovest dell'isola si trovano alcune delle più belle spiagge al mondo. Se ci si annoia della spiaggia, si può giocare a golf sulle montagne, fare rafting lungo il fiume Ayung, andare in bicicletta o fare trekking nella giungla per scoprire uno dei lati meno conosciuti e più belli dell'isola.
I monsoni assicurano a Bali abbondanti piogge da dicembre ad aprile, con interi mesi di splendido sole che completano la visione paradisiaca, coprendola di un verde manto rigoglioso. Gli abitanti dell'isola di Bali hanno fatto di tutto per trarre vantaggio da questa benedizione naturale, per cui anche le rive più scoscese sono state trasformate in risaie e terrazzate trasformando i pendii vulcanici in immensi giardini.
Di cose da fare e da vedere, a Bali, ce ne sono davvero tante. Il tempio Pura Luhur Uluwatu, arroccato in cima a una scogliera nelle vicinanze di Kuta; la zona di Jatiluwih dove si trova uno dei più bei paesaggi a risaie terrazzate di Bali; Ubud con i suoi pittori naif e l'artigianato balinese. Da visitare anche i dintorni archeologici con la grotta dell'elefante e il tempio di Bangli; il tempio di Besakih, l'antica capitale di Klungkung e gli splendidi dipinti di Bale Kambang e Bale Kerta Gosa.
Tutti i villaggi balinesi hanno almeno tre templi: il Pura Puseh ossia l'antico tempio della comunità da cui trae origine il villaggio, il Pura Desa dove si svolgono le cerimonie collettive della comunità e il Pura Dalam, il tempio dei morti consacrato alle divinità della morte e della cremazione. Oltre a questi vi sono molti altri tipi di templi, tanto che si calcola che a Bali vi siano quattro templi ogni chilometro quadrato.
Anche l'offerta di spiagge è variegata. Jimbaran è una piccola baia tranquilla colorata dalle barche dei pescatori sulla spiaggia grigia. La spiaggia di Kuta è la più famosa, affollata e lunga di Bali. È il posto ideale per chi vuole una vacanza da spiaggia, fare surf e divertirsi con lo shopping. E’ anche la spiaggia più affollata di alberghi, alcuni molto lussuosi come il Ramayana Resort. Se vi piace quello che offre Kuta ma non la folla, ecco la spiaggia di Lovina, famosa come un posto eccellente per assistere al tramonto, fare snorkelling ed immersioni subacquee.
Vero paradiso per lo shopping, Bali è conosciuta anche per l'abbigliamento, la gioielleria, l'artigianato, le antichità ed i manufatti. Le lavorazioni in pelle, dalle borse alle giacche fatte su misura, sono una delle occasioni più inaspettate ed a prezzi imbattibili.

Lombok

Lombok, appartenente all''arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, è più selvaggia e indomita delle celebri vicine, Giava e Bali: una caratteristica che piacerà a quanti ricercano soprattutto l'autenticità. Situata al di là della "linea di Wallace", una linea di discontinuità biologica che separa la regione asiatica dall''Oceania, questo piccolo territorio insulare è caratterizzato da paesaggi diversi, quelli della sfera australe, che offrono anche maggiori contrasti: non c''è niente in comune, infatti, tra i verdi campi della pianura centrale e le colline meridionali, dove si estendono savana e zone aride. I più coraggiosi potranno tentare di raggiungere la sommità del Rinjani, vulcano ancora in attività al quale gli abitanti devono il suolo fertilissimo e i tormenti che caratterizzano la loro storia: dalla cima si ammira uno dei più bei panorami dell''arcipelago indonesiano. Si potranno anche scoprire le risaie, coltivate a terrazza sul fianco del vulcano, che con la loro forma caratteristica sono diventate uno dei simboli dell''isola. Queste terre sono caratterizzate da un Islam moderato, "all''orientale", influenzato dall''induismo e dall''animismo. Al tipico suono dei gamelan, tradizionali orchestrine, si uniscono le melodie della tembang sasak, poesia cantata dell''isola. Una terra molto ospitale con abitanti affabili, che al sorriso dei viaggiatori rispondono con un allegro "Hello Misterrr.
Lombok è raggiungibile da Bali con circa 30 minuti di volo oppure in catamarano veloce da Padang Bai sulla costa est dell’isola di Bali.

Isole Gili

Situato al largo della costa ovest di Lombok, l'arcipelago delle Gili, che si raggiunge con un breve tragitto in barca dal porto di Lombok, è formato da 3 piccole isole: Gili Meno, Gili Trawangan e Gili Air. Orlate da spiagge bianche, acque cristalline ed una ricca barriera corallina, le isole sono un vero paradiso naturale. Le Gili sono regolarmente interessate dal fenomeno dell'alternanza delle maree. Non esistono strade ma è facile muoversi a piedi, in bicicletta o con i caratteristici Cidomos, carretti trainati da cavalli

Isola di Gangga

L'isola di Gangga è la prima di un arcipelago di isolette, molte delle quali ancora inesplorate, che uniscono l'Indonesia alle Filippine. Il canale che la separa dalla terraferma è il canale di congiunzione di due oceani, il Pacifico e l'Indiano, per questo la località è considerata fra le migliori al mondo per la trasparenza delle sue acque e per la vita marina. La città più vicina e Manado, capitale del Nord Sulawesi, (antica Celebes) che dista da Gangga circa 1 ora di macchina e 30 minuti di barca.
Manado si raggiunge facilmente via Singapore (circa 3.20hr.), a cui è collegata due volte la settimana con volo diretto, e quotidianamente dalle maggiori città Indonesiane compreso Bali.
Il clima è equatoriale, a carattere monsonico, la stagione delle piogge va da Novembre a Aprile, mentre la stagione secca da Aprile a Ottobre. Gangga tuttavia gode di una posizione privilegiata con un microclima particolarmente favorevole. La temperatura esterna difficilmente scende sotto i 25 gradi mentre la temperature dell'acqua rimane costantemente attorno a 28 gradi. La stagione delle piogge è caratterizzata da rovesci improvvisi ma brevi, dopo i quali generalmente torna il sereno

 

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